Interlibertarians 2017 – quale via per la libertà?

Programma della conferenza:

Tutto è disponibile in streaming ai link ed in podcast seguendo i collegamenti qui sotto riportati:

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Il bail-in bancario

Alla luce delle recenti affermazioni di Draghi dalla BCE, i prossimi dissesti bancari potrebbero essere pagati anche dai correntisti più piccoli.

Ne abbiamo discusso con Daniela Turri e Danilo Perini, cercando di capire cos’è il bail-in e se rispetti i diritti dei correntisti, come ci aspetteremmo da un’antica tradizione bancaria. E’ invece una fregatura a carico dei piccoli correntisti ed una necessità dello stato attuale che non è più in grado di fare diversamente, data l’entità delle cifre in gioco.

Breve, come sempre, ma preciso ed appassionante. Qui.

E qui sotto il podcast.

La Spagna ed il suo problema con la giustizia

La Spagna ha un problema con la giustizia e con il suo passato franchista.
I nodi stanno venendo al pettine con la Catalogna, ed ora appare evidente a tutti l’inadeguatezza della classe politica e delle istituzioni del paese, a cominciare dal re.
La cultura che informa i fatti di questi giorni ci sorprende perché pensavano fosse completamente sconfitta dalla storia, ma non è così e non solo in Spagna.
Cercare di capire queste contraddizioni è dovere di tutti, per poter liberamente e consapevolmente decidere con chi schierarsi.

Parliamo di tutto questo con Angelo Imbriani, in modo non specialistico ma chiaro e semplice, come solo un professore di scuola può fare.

Qui.

Legge C-16 – persone non binarie e pronomi di genere

Alberto Revelant e Rosamaria Bitetti. discutono di una legge canadese che viene descritta qui da Alberto.

La legge condanna le molestie e le discriminazioni, individuando come tali l’uso di pronomi di genere diversi da quelli scelti dalla persona. In pratica, tutte la persone sessualmente non binarie, vale a dire che si sentono nella condizione di non avere un’identità sessuale definita (maschio o femmina),  possono ricorrere a tribunali specializzati per costringere i loro interlocutori ad usare il pronome scelto (lui, lei, e tutti i pronomi che la lingua inventa per questo uso specifico)

Per Alberto si tratta di una grave violazione della libertà individuale e si chiede “che c’entra la legge?”, per Rosamaria si sta gonfiando la questione oltre misura distogliendo l’attenzione da questioni più importanti.

Il dibattito che ne è seguito è molto interessante e chiaro e lo trovate  qui

e nel podcast qui sotto, ovvio.

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