Contro il sostituto d’imposta – capitolo 2

In questa seconda puntata Giorgio Fidenato racconta di come i dipendenti della sua associazione hanno reagito all’annuncio che i loro contributi non sono stati pagati dal datore di lavoro.

I dipendenti hanno ricevuto lo stipendio pieno, comprensivo di irpef (quindi delle tasse che avrebbero dovuto pagare personalmente.) e contributo previdenziali.

Mentre l’Irpef è stata versata mediante la presentazione del modello unico al posto del 730, i contributo previdenziali sono stati depositai in libretti al portatore e quindi inviati all’agenzia per le entrate.
La quale le ha respinte riconsegnandole al mittente.

I dettagli, corredati da gustosissimi aneddoti, nel racconto di Giorgio.

Oggi i dipendenti si trovano con tre anni di contributi non versati. Le somme sono in loro possesso ma ovviamente questo compromette i loro rendimenti pensionistici.
Come l’hanno presa? Certo non sono contenti ma in fondo non tanto male.

Solo persone determinate e motivate da ideali di giustizia e libertà possono affrontare i rischi e le difficoltà di scelte impegnative.

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