Cronache da un altro mondo – La dote ai diciottenni

Parliamo con Fabio Scacciavillani della dote che il PD propone di elargire ai diciottenni per avviare un’attività oppure pagarsi gli studi. Si tratta di una strategia ben oliata per estendere il perimetro dello stato e succhiare maggiori risorse ai settori produttivi.

Si inizia colpendo col maglio fiscale una platea limitata e politicamente debole.
Successivamente si amplia la platea e si aumenta il prelievo per acquisire consensi clientelari.

L’unico argine a questo gigantesco voto di scambio che ha snaturato la democrazia sarebbe fissare nella Costituzione un limite rigido al prelievo fiscale.

La verità negata sulla strage di Bologna

Sulla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 in cui morirono 85 o più probabilmente 86 persone (il numero fa parte del mistero ancora insoluto) esistono due verità ufficiali.

La prima, più nota, è quella raccontata dalle sentenze dei vari processi, l’ultimo dei quali si è concluso pochi mesi fa.

La seconda più inquietante è quella che emerge dalle carte dell’inchiesta parlamentare sull’archivio Mitrokhin .

In questa puntata abbiamo chiesto ad Enzo Raisi, ex parlamentare, nonché uno dei massimi esperti sulle inchieste per individuare i responsabili della strage.

La sua immensa conoscenza è stata raccolta in un libro: Bomba o non bomba. Alla ricerca ossessiva della verità, Minerva 2012

https://youtu.be/7ucmWesd3nQ

Cronache da un altro mondo – L’era della lagna

Diamo seguito alla puntata con Carlo Zucchi riparlando degli anni ’80 e del periodo felice di Tatcher e Reagan.
Periodo che non tornerà.

Siamo nell’epoca della lagna e solo con la lagna si ottengono i bonus, che sono l’unica ragione di esistenza dello stato.

Chi non si lagna deve imparare a lagnarsi di più.

Cronache da un altro mondo – Il Di Maio liberale

Di Maio, novello interprete del trasformismo italiano, dismette i panni del demagogo per fondare, forse, un partito liberale. Non sarebbe, d’altronde, di che stupirsi. E’ interessante, piuttosto, vedere come la realtà raddrizzi senza tante storie i sogni storici dei demagoghi da burletta e le teorie insane di chi vorrebbe vivere a sbafo.

Si parla poi del bel risultato francese, dove Macron viene giustamente punito per inconsistenza e per il mancato coraggio del primo lustro di presidenza, ma la governabilità è garantita dal partito neogollista.
Sperando che questa tradizione porti almeno qualche pensiero solido a una presidenza finora incolore.

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